Il commento di Massimo e Marina di Una casa non a caso
La “cameretta” è il luogo dove il ragazzo vivrà un importante momento della sua crescita. Lo spazio nel quale darà espressione di sé stesso spesso è sempre più piccolo e di difficile organizzazione. Semplicità degli arredi e purezza nelle forme sono i fattori che garantiscono una corretta progettazione di questo spazio.
Tra le soluzioni formali che ci sono state sottoposte nel contest emerge una netta distinzione tra il semplice “arredare” uno spazio ed il “progettare” lo spazio. La pianta della stanza, con i suoi vincoli della porta e della finestra, suggerisce che l’angolo tra le due pareti cieche diventi il fulcro intorno al quale deve ruotare l’organizzazione dell’intera progettazione.
La ditta Battistella ha intuito questo aspetto con un valido intervento architettonico in cartongesso per la realizzazione della cabina armadio staccandosi dalla logica dell’elemento di arredo. In questo modo, quasi naturalmente, lo spazio si organizza risolvendo tutte le esigenze richieste dando identità autonoma ai due spazi letto. La compostezza e l’equilibrio formale sono da ricercare per un autentico benessere psicofisico.
La stessa intuizione è presente nella proposta della ditta Di Liddo e Perego che però, utilizzando un elemento industriale componibile, fa perdere all’angolo della stanza il suo ruolo di nodo strutturale riducendolo ad un elemento decorativo troppo protagonista nello spazio.
Attraverso i soli elementi di arredo, la ditta Scandola organizza lo spazio in modo corretto e lineare. In questa proposta la parete con la porta imposta una progettazione simmetrica. La superficie della stanza viene virtualmente divisa in due parti speculari ma, nella soluzione d’arredo, non c’è stata la risposta al bisogno del terzo letto per l’ospite.
L’intuizione della composizione intorno alla porta la propone anche la ditta ITB collocando i due angoli studio ai lati della porta di ingresso della stanza.
Oltre che con la vista noi percepiamo lo spazio, e gli elementi in esso contenuti, anche con l’udito. Parlando e muovendoci all’interno della cameretta percepiamo se i mobili sono organizzati in modo equilibrato o se con composizioni disordinate. Sarebbe bene fare attenzione alla composizione dei volumi, evitare “giochi di mensole”, “giochi di pieni e vuoti” e forme degli arredi troppo esasperate che possono creare un certo disordine.
Molte proposte hanno indicato l’inserimento di letti a castello che è la soluzione ideale per un’ottimizzazione dello spazio ma bisogna tenere presente che un bambino, diventato ragazzo, vivrà lo spazio del letto in modo sacrificato; senza dimenticare la poca praticità per chi ha il compito di rassettare la stanza.
Si suggerisce di evitare le soluzioni con arredi “macchinosi” oppure con una marcata personalità di forme e colori: questa forte identità di stile rischia di non lasciare libera la creatività di colui che in questo spazio crescerà.
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Chi sono Massimo Ceccaccio e Marina Corallo…
Dopo essere cresciuti sotto il profilo intellettuale e personale lavorando insieme da più di venti anni, abbiamo sentito l’esigenza di aprirci a qualunque iniziativa valida per promuovere un dialogo immediato con coloro che mostrano interesse nel nostro lavoro.
E’ nata così l’idea di realizzare, insieme ad un’amica, il Blog www.unacasanonacaso.it , uno spazio dove potersi confrontare e condividere le scelte per rendere le nostre vite e le nostre case autentiche, originali… non a caso.
Da subito il pensiero guida è stato quello di ritrovare il bello anche nelle piccole cose.
Nel tempo abbiamo imparato che, nell’ambito della progettazione, sono sempre più le persone che maturano la consapevolezza dell’importanza di essere affiancati dalla figura dell’architetto al quale chiedono serietà e competenza per sentire garantita e tutelata ogni esigenza ed ogni desiderio, uscendo dalla logica del “fai da te” che per molto tempo le ha erroneamente consigliate.
Per molti oggi architettura significa casa, arredamento, gestione dello spazio interno ed esterno delle loro abitazioni. Sempre più si tende al miglioramento della qualità della vita intesa, in misura prevalente, come fruibilità degli spazi e benessere delle abitazioni.
E’ questo che fa nascere in noi un forte senso di responsabilità: il cliente affidandosi alla nostra professionalità è consapevole di chiedere un aiuto che favorisca il miglioramento della qualità della sua vita nel luogo in cui trascorre la quotidianità, così come è certo che il suo investimento economico garantisca un valore aggiunto al suo bene.
Il nostro impegno è quindi quello di essere interpreti del pensiero del cliente offrendo un prodotto che risponda alle sue esigenze sia pratiche sia economiche ma che, allo stesso tempo, riesca a sorprenderlo anticipando e dando forma anche a tutte le esigenze inespresse.